A Professor Artist of Torino Italy
《By Corrado Porchietti》
Corrado Porchietti espone al Liceo Artistico Cottini dove ha insegnato a lungo, lasciando traccia di un modo di condurre il rapporto didattico che alcuni suoi allievi ricordano nel catalogo tra divertimento e commozione.
La mostra è ampia: una trentina di lavori, parecchi di grandi dimensioni, scelti con cura tra i più significativi (per esempio la “Porchietteria”, un trittico di tre metri e sessanta di base per due di altezza), che danno un’idea abbastanza chiara di una vicenda complessa. A cominciare dalla fine degli anni Sessanta, Corrado ha infatti attraversato stagioni differenti, guidato da ad una identità problematica, spesso aggressiva nel testimoniare, tra commedia e tragedia, un difficile rapporto con la realtà umana circostante e con se stesso.
Il suo linguaggio figurativo si è affinato (dopo la frequenza del Liceo Artistico e dell’Accademia con il maestro Piero Martina) sui modelli di Francesco Casorati e Nino Aimone, con i quali ha avuto per anni stretto rapporto amicale, e raccogliendo suggestioni dalle linee della oggettività fisica e metafisica e degli espressionismi, soprattutto nordici; ma non poco ha preso dalle forme “popolari” della comunicazione visiva e da una naturale propensione al racconto immediato di storie verissime e assurde, sempre esagerate. Avrebbe potuto essere un autore-guida negli ultimi decenni come sembrava promettere l’inclusione tra i rappresentanti significativi della “generazione anni ’80”; ma la sua incapacità di governare i propri umori e l’impossibilità di seguire altre ragioni che non fossero le sue lo hanno isolato.
E’ proprio nel divertente-tragico isolamento della sua “stanza”che la mostra ci porta.