Al Ristorante Baccano di Roma la drink list cocktail di Mario Farulla ispirata alle scoperte scientifiche del Novecento
Presentato il nuovo menu del cocktail bar del Ristorante Baccano di Roma (via delle Muratte, 23), dietro Fontana di Trevi, tempio dei cocktail del barmanager Mario Farulla, che, con l’aiuto del barman Massimo Macrì de I Maestri del Cocktail ha ideato un nuovo menu che prende spunto dalle scoperte che hanno segnato il Novecento. La capacità di sognare con la magia del cinema, i progressi scientifici della penicillina e dell’anestesia, la velocità, concetto sempre più moderno dell’automobile, ancor più esaltata con il volo, ma anche l’idea di proiettarsi oltre i propri confini con la scoperta della Via Lattea o di restare connessi a distanza con il telefono. Sono questi eventi, che hanno segnato il secolo scorso e continuano a segnare il presente, a fare da base per i nuovi cocktail. Dall’automobile ai raggi X – raccontati con il gusto della vodka Elit – dalla macchina da scrivere al volo – che ha il sapore del bourbon Maker’s Mark, dalla penicillina alla scoperta dell’antica Pangea, le scoperte scientifiche del secolo passato sono fonte di ispirazione ora anche al bancone di un bar. A dimostrazione di come anche il bar è, a suo modo, luogo di scoperte, di sperimentazione e di ricerca. Ogni signature drink ha una composizione di ingredienti pensata ad hoc perché si colleghi a una scoperta. Ogni ricetta, poi, ha una storia da raccontare, descritta nel diario/menù. Celebrare il Novecento con la sua modernità, significa implicitamente celebrare il bar e uno dei suoi protagonisti principali: il cocktail.
Cos’è, in fondo, il cocktail, se non la quinta essenza del mondo moderno? Bevanda ‘veloce’, essenziale, punta dritta all’obiettivo. Ha pochi fronzoli, è meno meditativa di un distillato o un vino importanti. Non può che diventare l’icona del progresso sviluppatosi nel secolo scorso.
Per maggiori informazioni:
www.baccanoroma.com
Via delle Muratte, 23 – Roma
Ufficio stampa
Carlo Dutto
New menù Baccano a Roma
“È Nel Baccano che meglio si ascoltano i sussurri” -Adam-
Baccano celebra il ‘900
Si celebra il ‘900 con la sua modernità Il nuovo menu del bar di Baccano, grazie al barmanager Mario Farulla, prende spunto dalle scoperte che hanno segnato il ‘900. La capacità di sognare con la magia del cinema, i progressi scientifici della penicillina e dell’anestesia, la velocità, concetto sempre più moderno dell’automobile, ancor più esaltata con il volo, ma anche l’idea di proiettarsi oltre i propri confini con la scoperta della Via Lattea o di restare connessi a distanza con il telefono. Sono questi eventi, che hanno segnato il secolo scorso e continuano a segnare il presente, a fare da base per i nuovi cocktail. Ogni signature drink ha una composizione di ingredienti pensata ad hoc perché si colleghi a una scoperta. Ogni ricetta, poi, ha una storia da raccontare, descritta nel diario/menù. Nella finzione narrativa, circa un secolo fa, il barman di Baccano è stato testimone delle meraviglie del secolo, che ha vissuto dal suo punto di vista privilegiato. Il suo bancone è stato il crocevia di clienti di varia provenienza e ceto. Questo gli ha permesso di venire a conoscenza, attraverso i loro racconti, di storie che si erano originate in diverse parti del mondo e che, direttamente o indirettamente, erano collegate o si rifacevano alle scoperte tecnologiche che andavano segnando il periodo. Questo Melting Pot culturale lo ha segnato. Si è appuntato i racconti più interessanti, in un diario segreto. Nomi, cognomi, date e scoperte vengono così fuori alla luce, oggi, con la sua scoperta. A distanza di oltre un secolo, questo diario è stato ritrovato all’interno delle mura di Baccano. Una scoperta che ha evidenziato come in quel fervore culturale il Bar di Baccano fosse un piccolo centro del mondo in cui ognuno si rifugiava per custodire la propria storia. Le scoperte scientifiche e tecnologiche hanno avuto un riverbero tale che anche la sua clientela non ne è stata immune. Facile, quindi, che il nostro bartender si sia lasciato andare più verosimilmente a annotazioni legate alle ultime meraviglie. Sfogliare le pagine del diario è un po’ compiere un tuffo indietro nel tempo, per percepire le sensazioni che quelle scoperte potevano aver fornito. La scrittura è quella ‘originale’, a mano. Cambia persino la cifra stilistica, col progredire degli anni (si va dai primi del ‘900 alla sua seconda metà). Ogni scoperta è seguita da una ricetta, dove nome e ingredienti sono connessi al tema. Come un diario che si rispetti, tra le sue pagine è possibile trovare annotazioni di vario tipo, qualche foto d’epoca e, per i più accorti, cocktail ‘fantasma’ su cui non sveliamo oltre per non far perdere la sorpresa. Perché il ‘900 Celebrare il Novecento con la sua modernità, significa implicitamente celebrare il bar e uno dei suoi protagonisti principali: il cocktail. Cos’è, in fondo, il cocktail, se non la quinta essenza del mondo moderno? Bevanda ‘veloce’, essenziale, punta dritta all’obiettivo. Ha pochi fronzoli, è meno meditativa di un distillato o un vino importanti. Non può che diventare l’icona del progresso sviluppatosi nel secolo scorso. In quella grande corsa al progresso, il cocktail è il miglior modo per celebrarlo. Non a caso Nikita Kruscev, definì proprio un cocktail – il Martini – come il massimo contributo americano alla cultura universale. Piaccia o no, il cocktail è figlio del Novecento, al di là di quando sia nato o di cosa si bevesse prima. E’ nel Novecento che trova la sua maturità, che diviene adulto e diffuso ovunque. Non è un caso nemmeno che la frase “Agitato, non mescolato” di James Bond, riferita sempre a un cocktail, sia stata inserita nelle 100 migliori battute di sempre nella storia del cinema, dall’American Film Institute, divenendo leggenda. Il cocktail, invenzione tra le invenzioni Un sottile filo rosso, poi, collega il cocktail stesso alle scoperte tecnologiche che il menu di Baccano intende esaltare. I signatures non sono una semplice rivisitazione di misture del passato. Anzi, sono il frutto degli studi e delle conoscenze che oggi sono stati raggiunti. A dimostrazione di come anche il bar è, a suo modo, luogo di scoperte, di sperimentazione e di ricerca.