Radà SS20 collection concept
Rap-Bon-Ton
(con un tuffo nella natura selvaggia)
Come andrebbe a fare la spesa Niki Minaj? Probabilmente con mix di catene diverse spezzate da grosse perle irregolari. Con macro castoni di diamanti trasparenti e colo- rati appesi a grossi anelli da portare al lobo. Con grosse cialde dorate che recano sim- boli zodiacali o ancestrali.
Ma la rapper queen di Radà non è certo consueta, non cade nel banale. E’ capace di mixare raffia, perle di plastica e cristalli Swarovski con la nonchalance di sempre, che vada a un rave o in farmacia. Però con stile, con il suo, personalissimo, bon ton. Dove la parte “ton” attinge al bizzarro e la parte “bon” a uno stato di natura meno e- dulcorato e più da avanguardia tribale.
L’argento combatte la sua battaglia per la gloria, sotto forma di catena groumette ad- densata di grossi cristalli ametista, ceruleo.
Gli orecchini osano composizioni massimaliste, molto da sfilata anni Ottanta, ruban- do alla gioielleria montature quadrate e tagli cabochon, pietre dure ambrate con gocce verde veleno.
Irrinunciabile, la bandana: versione rock, con strass e perle. Da mettere in testa o al collo, dipende.
Di certo, la parte istintuale sepolta nel dna di ciascuno (soprattutto di una rapper que- en), qui esce.
Le microbeads africane, in tutti i colori dell’arcobaleno, si riuniscono in sipari per creare cascate policrome intorno ai collaretti; circondano le forme rigide degli orec- chini e le ricoprono creando piccoli pezzi di design etnicool. La stessa sintesi croma- tica esplode sui secchielli di paglia con disegni afro tracciati a raffia e grandi sipari di perline effetto déco.
Ma i beads non restano da soli, si mescolano a grosse e tondeggianti perle d’acqua dolce in colori tenui. Ne escono anelli di metallo con grosse boule e piccole autostra- de colorate, stelle che ospitano gelés golose in punta.
La natura viene espressa come corrente vitale, ottimista, generosa.
I grossi bangles cosparsi di raffia in colori come l’azzurro l’amaranto, il sabbia, il lil- la, diventano terreno su cui seminare losanghe di cristallo, rosoni, giochi di luce tra- sparente.
Sui sentieri di metallo dorato si raccolgono piccoli fiori verde prato, azzurro cielo, a- rancio vivo, bianco latte.
Le margherite sbocciano dalla raffia di viscosa. Come se il metallo non riuscisse a stare da solo, senza coprirsi di colore.
Gli anelli invitano le margherite rosse, le micro perle divertenti, le grosse gocce dai colori fluidi, all’insegna dell’allegria e della naturale gioia di vivere.
I secchielli di paglia sfoggiano enormi margherite di campo, oppure si chiudono in reticoli beri con perimetri-collana di strass; le piccole sacche morbide creano motivi tribali coloratissimi, che spiccano sul nero delle frange.
Le clutch catenella stile anni Forties diventano flapper bag inondate da una cascata di cristalli trasparenti, le pochette giocano con ondate di perle in ritmo circolare.
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